Fabrizio Barbacci, nato ad Arezzo il 6 Giugno 1963, è un produttore discografico, manager, talent scout, compositore e musicista, noto soprattutto per le sue collaborazioni con i Negrita (gruppo da egli stesso lanciato) e Luciano Ligabue. È amministratore di Supermagico e Urban Sound, società di management per la creazione, produzione e promozione musicale.
Barbacci inizia la carriera di musicista come chitarrista dei Moda, band new wave dell’etichetta fiorentina I.R.A. Records di Alberto Pirelli, che vede nella propria scuderia artisti quali Litfiba e Diaframma.
Nel 1986 esce il primo album, Bandiera. Seguono molte date dal vivo, in Italia e all’estero, che hanno riscontri sempre maggiori e che permettono al gruppo di aprire per band come Mano Negra o Noir Desir. Il secondo album, Canto Pagano (1987) è quello della svolta: il chitarrista di David Bowie Mick Ronson, in trasferta italiana, decide di produrlo. Per lui, grande estimatore di Bowie e Ronson, è un traguardo fondamentale. Oltre a essere l’album cui i Moda saranno per sempre più legati, Canto Pagano ottiene anche ottimi risultati di pubblico e critica, lanciando definitivamente il gruppo. Con l’uscita di Senza Rumore (1989) e la successiva campagna di promozione, l’avventura dei Moda giunge a conclusione.
Contemporaneamente al suo impegno come musicista, capisce presto di avere una predisposizione innata per altri aspetti del music business. È così che, con l’arrivo del nuovo decennio, inizia la sua attività di direttore musicale, produttore e manager. Il primo segno delle sue capacità di talent scout giunge con il lancio dei Negrita che, col loro rock blues venato di funky, cantato in italiano e con due chitarre molto presenti, gli appare come qualcosa di fresco e inedito per l’Italia. Tra il 1992 e il 1993 la band di Arezzo si fa conoscere nei club di mezza Italia e, da lì a breve, insieme a lui inizia a registrare l’omonimo album d’esordio, che esce nel 1994.
Nello stesso periodo, Barbacci inizia a collaborare con un altro dei musicisti italiani destinati a segnare il decennio: Luciano Ligabue. Dopo un esordio fortunato, un buon secondo album e una terza prova decisamente più controversa, Ligabue è in una fase di stallo. Dopo una prima collaborazione (i Negrita accompagnano Ligabue in un brano dell’EP A Che Ora è La Fine Del Mondo?), Luciano chiama Fabrizio per produrre l’album Buon Compleanno Elvis. Il primo passo del nuovo corso è la formazione di un nuovo gruppo, formato da musicisti da background comune, tanto dal punto di vista musicale che territoriale. Nasce così “La Banda”, composta da diversi ex componenti dei Rocking Chairs. Il successo è clamoroso. L’album proietta Ligabue nel pantheon dei grandi cantautori italiani e Barbacci lo segue ovunque dai palazzetti agli stadi col ruolo di direttore musicale. Dal trionfale tour viene estratto l’album Su E Giù Da Un Palco, che si trasforma nel live album più venduto della storia della musica italiana. Il sodalizio si rinnova per la colonna sonora di Radio Freccia, il primo film diretto da Ligabue. Per le registrazioni, Barbacci porta con sé Fabrizio Simoncioni, sound engineer e musicista già al lavoro con i Negrita.
L’impegno con il rocker di Correggio non frena il lavoro con i Negrita, che nel 1995 pubblicano il mini album Paradisi Per Illusi. Il passo successivo è di respiro internazionale: per registrare il nuovo album, a band si dirige a New Orleans, negli studi di Daniel Lanois, il musicista e produttore canadese celebre nel mondo per il suo lavoro su The Joshua Tree e The Unforgettable Fire degli U2 e per la produzione di Oh, Mercy e Time Out Of Mind di Bob Dylan. XXX esce nel 1997, arrivando presto al disco d’oro e diventando un long seller anche grazie all’inserimento di Ho Imparato A Sognare nella colonna sonora di Tre Uomini E Una Gamba, il film campione d’incassi di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Successivamente, la Mercury gli affida il nuovo progetto di Gianna Nannini, Cuore. Lavoro dalle forti connotazioni rock, Cuore rappresenta per Barbacci un ulteriore arricchimento: la Nannini lo porta in territori musicali dove a fare da padroni sono la solarità mediterranea, la romanza classica e il canto legato alla tradizione popolare.
A fine anni novanta, i Negrita cominciano a battere nuove strade. Sono gli anni in cui Moby e Fat Boy Slim popolarizzano l’elettronica e l’arte del campionamento e la band fa proprio il concetto, ma con la consueta originalità. Suonando per esempio i loop dal vivo, senza parti preregistrate. Il risultato delle nuove sperimentazioni è evidente in Reset, che esce nel 1999. Un album potente, variegato e di grande impatto commerciale, che contiene alcune delle loro maggiori hit, come Mama Maè e In Ogni Atomo. Ad aumentarne l’impatto, il fatto che alcune canzoni finiscano nuovamente in un film di Aldo, Giovanni e Giacomo, Così è la vita, la cui colonna sonora questa volta è curata completamente dalla band aretina.
Nello stesso anno, Barbacci produce nuovamente Ligabue, stavolta in team con Jovanotti e Piero Pelù. L’occasione è data dal singolo Il Mio Nome È Mai Più, che risulterà il più venduto dell’anno.
L’alba del nuovo millennio lo vede invece impegnato su più fronti. Francesco Renga, lasciati i Timoria, esordisce con un album omonimo, in cui Barbacci lascia il segno anche come strumentista.
I Negrita sono invece chiamati a ripetere la clamorosa affermazione di Reset e, quasi per reazione, scelgono un approccio più cantautorale e introspettivo. Il nuovo cambio di prospettiva dà vita a Radio Zombie (2001).
Ligabue lo richiama a produrre il suo Fuori Come Va? (2002), Giro D’Italia (2003) e Nome E Cognome (2005), in cui il suono dell’artista emiliano prende le distanze dal feeling nordamericano del passato, trovando con successo nuove strade espressive.
Nel frattempo, dopo la partecipazione a Sanremo del 2003, i Negrita pubblicano il primo Greatest Hits della loro carriera che, tra le tracce inedite, contiene la super hit Magnolia. Sempre in cerca di stimoli, il gruppo parte quindi per il Sud America. Grazie a numerose date dal vivo, a session di registrazione e a incontri con musicisti locali, tra cui Carlinhos Brown, il gruppo dà freschezza al nuovo repertorio. L’uomo Sogna Di Volare (2005), che segna la svolta latina della band, convince appieno pubblico e critica, che trasformano Rotolando Verso Sud in un successo clamoroso. Alla fine dell’anno, il brano sarà il terzo più trasmesso dalle radio del Paese.
Nel 2007 Fabrizio firma la produzione di SuoNoGlobal del trombettista Roy Paci, da cui viene estratto la hit Toda Joia Toda Beleza e, poco dopo, è di nuovo al lavoro alla nuova opera dei Negrita, HELLdorado (2008), che vede la partecipazione dello stesso Paci. Nell’album, il classico approccio chitarristico del quartetto riesce a sintetizzare l’onda lunga delle contaminazioni di Manu Chao con il recupero di sonorità legate al combat rock dei Clash. Il mix di rock, punk, reggae, funky, mediterraneità e musica latina che ne risulta è esplosivo e il lungo tour che segue premia la band, ormai diventata un caposaldo della musica rock italiana.
Con Ligabue è invece tempo di retrospettive, con i due best of Primo Tempo (2007) e Secondo Tempo (2008).
Nel 2010, Fabrizio collabora per la prima volta con Edoardo Bennato, producendo Le Vie Del Rock Sono Infinite. Lo stesso anno, lavora insieme a Emma per A Me Piace Così.
Nel nuovo decennio incrementa il lavoro di scouting e di produzione di nuovi talenti indie come La Fame Di Camilla, di cui produce L’Attesa, e Il Cile con Siamo Morti A Vent’anni, In Cile Veritas e La Fate Facile. Torna anche al lavoro con Francesco Renga in Fermo Immagine, ma senza mai perdere di vista i Negrita, che nel 2011 pubblicano Dannato Vivere. Registrato in parte in Nord America, l’album recupera certe atmosfere new wave anni ottanta, coniugandole ancora una volta col sound potente e caratteristico della band. La scelta di portare per la prima volta il proprio repertorio all’interno dei teatri si rivela vincente: in versione semi acustica, i Negrita guadagnano in intensità e il doppio live Dejà Vu, sempre prodotto da Barbacci, ne rappresenta la migliore conferma. L’album raggiunge il primo posto della classifica. Dopo l’esperienza come backing band del musical Jesus Christ Superstar, i Negrita danno alle stampe 9 (2015), che esordisce al primo posto e conferma la loro fama di hitmaker grazie a Il Gioco. Dopo 9 Live&Live, l’ennesimo viaggio, questa volta nel deserto californiano, porta alla nascita di Desert Yacht Club, il cui tour si protrarrà fino all’anno successivo. Per festeggiare i primi venticinque anni di carriera, nel 2019 la band torna a Sanremo con I Ragazzi Stanno Bene, che dà anche il titolo al nuovo best of e a cui segue una nuova tournée celebrativa nei teatri.
È di fine 2020 la notizia del ricongiungimento tra Fabrizio Barbacci e Luciano Ligabue. In occasione dei festeggiamenti per i trent’anni di carriera, Ligabue richiama Fabrizio per curare 7, il nuovo album d’inediti, oltre che la raccolta 77+7, contenente tutti i singoli pubblicati in precedenza, uniti ai sette brani frutto del nuovo connubio.